
L'olivo è amato dai poeti e dai pittori, è presente nelle cerimonie religiose dall'inizio alla fine della nostra vita, nutre la nostra mente e il nostro corpo. La raccolta lenta e faticosa accompagna i nostri pensieri e lascia spazio al dialogo. La spremitura è una festa e quel liquido verde dorato che esce dal frantoio da solo ripaga della fatica.
La strada dell'olio dei Monti Pisani istituita nel 2002 per volontà dei produttori di olio singoli o associati in cooperative oltre ai comuni territorialmente interessati quali il Comune di Buti, Vicopisano, Calci, San Giuliano Terme, Vecchiano riuniti nel Consorzio "Strada dell'Olio Monte Pisano" volendo con questo, portare il visitatore a conoscere le zone di origine di questa preziosa risorsa alimentare.
Nel 2003 il Consorzio si sciolse per dar vita al Comitato promotore della Strada dell'olio e successivamente con il riconoscimento
della Strada da parte della Regione Toscana.
Oggi la Strada vede tra i propri soci, non solo
produttori di olio, frantoi, Comuni, ma anche
di trasformazione dell'olio, ristoranti ed
operatori economici dei settori agricolo,
culturale e ambientale, interessati al
raggiungimento degli obiettivi della
legge.
L'olivo è una pianta che accomuna gran
parte dei Monti Pisani insinuandosi in
ampi appezzamenti di fragranti
macchie mediterranee, pinete o fino
al limitare con assolate garighe. Crescendo
sui pendi del monte, principalmente esposti al
sole, la sua coltivazione con i suoi terrazzamenti, da secoli ne caratterizza il paesaggio.
Gia dal medioevo molti documenti attestano i paesi intorno al Monte Pisano come rinomati luoghi di produzione di ottimo olio di oliva. L'olivicultura inizio progressivamente andando a sostituire una significativa parte dei boschi di latifoglie autoctoni soprattutto per esigenze legate all'economia della popolazione locale. L'attiva coltivazione e tenuta degli oliveti si è protratta fino al periodo 1960-70 epoca in cui si è avuto un abbandono generalizzato del territorio collinare e delle sue colture, al quale è seguito, nell'ultimo ventennio, un rinnovato interesse con una parziale riscoperta e ripristino delle coltivazioni.
A partire dal '500 si hanno le più significative trasformazioni, vengono realizzate grandi opere per la regimazione delle acque ed imponenti lavori di terrazzamento per il contenimento del terreno, creando cosi anche terreni più agevoli per la gestione degli oliveti, con la costruzione di muri a secco costituiti da materiali poveri reperiti sul posto, Queste opere di "ingegneria naturalistica" hanno consentito la coltivazione specializzata dell'olio, e gagantito nel tempo la stabilità territorio montano.
Gli oliveti terrazzati rendono ancor oggi necessaria la tradizionale raccolta manuale delle olive, operazione che costituisce insieme ai sistemi di frangitura ed estrazione meccanica a freddo, alle caratteristiche delle varietà di olivi coltivate, alle caratteristiche pedologiche e climatiche dei Monti, uno dei fattori di pregio dell'olio del Monte Pisano.
La strada dell'olio consente di riscoprire luoghi e paesaggi in cui
natura, arte, storia, tradizioni e cultura popolare, convivono
in armonia ed equilibrio. Chi ne percorre il territorio non può non rimanere affascinato dai continui elementi di forte intreccio di
bellezze naturali in armonia con il lavoro dell'uomo. Mani pazienti nei secoli, hanno estratto dal Monte la pietra per la costruzione delle macine utilizzate nei frantoi oleari, e solo l'amore e la passione degli agricoltori profusa nel tempo, ha permesso alle attuali generazioni di godere di questo straordinario patrimonio di sapori, cultura, e salute.
Olio

